Le mostre da non perdere in Trentino

Al Mart la monografia su Berman, al MUSE continua la mostra sul suono nascosto del cibo

È arrivato l'autunno, e con le piogge cresce il piacere di entrare in un museo per visitare una bella mostra. Puoi cominciare dal Mart, che ospita una importante monografica su Eugene Berman, protagonisti dell’arte neo-romantica, e la mostra Trentino Unexpected. Sei grandi fotografi raccontano il Trentino da un punto di vista insolito, distante dagli stereotipi.

Al MUSE di Trento puoi vedere la mostra sul "suono nascosto del cibo" e la grande installazione di Salgado sui ghiacciai.Sempre a Trento, le Gallerie ospitano Performance, una mostra interattiva e coinvolgente sulle innovazioni nello sport.

Non perderti le mostre nei castelli prima che chiudano. Dalle mostre di arte contemporanea a Castel Belasi, alla mostra sul termalismo a Castel Caldes, passando per le mostre di Castel San Giovanni, Castel Pergine e Palazzo Taddei.

 

MOSTRE A ROVERETO

MOSTRE A TRENTO

MOSTRE IN TRENTINO


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Info accessibilità in musei e luoghi di cultura

Il Trentino, nei suoi luoghi della cultura, offre molte opportunità di visite guidate accessibili e proposte esperienziali a pubblici con disabilità.

Diverse realtà culturali, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche, hanno creato percorsi multisensoriali e impiegato l’uso della tecnologia per permettere l’accesso e la fruizione alla cultura a tutte le persone. 

Qui trovi le iniziative messe in atto dai principali musei del Trentino

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

Mart di Rovereto

 

 

Al Mart la grande retrospettiva dedicata a Eugene Berman

Dal 27 settembre 2025 all'1 marzo 2026 il Mart ospita "Eugene Berman. Modern Classic", la più grande retrospettiva mai dedicata a Eugene Berman, tra i protagonisti dell’arte neo-romantica del secolo scorso.

Grazie al fondamentale coinvolgimento di alcuni collezionisti internazionali, la mostra presenta una sintesi completa del percorso dell'artista e attraversa le tre fasi principali della sua carriera, trascorsa a Parigi (anni Venti e primi anni Trenta), negli Stati Uniti (dal 1935 al 1957) e a Roma (dal 1958 al 1972).

Al Mart oltre 100 dipinti, accompagnati da un pari numero di carte, un cospicuo insieme di reperti archeologici e antichità dalle collezioni dell’autore, documenti, taccuini e fotografie d’archivio permettono di scoprire quell’incredibile miscela di realtà e poesia, di verosimiglianza e visione immaginaria, di passato e modernità che costituisce il tratto caratteristico dell’opera di Eugene Berman. 

 

La mostra Trentino Unexpected

Sei grandi fotografi per raccontare un Trentino lontano dagli stereotipi. Fino al 9 novembre 2025 al Mart la mostra fotografica Trentino Unexpected.

In mostra  86 fotografie di professionisti della fotografia, dall’arte al reportage, al fotogiornalismo, quali Simone Bramante, Francesco Jodice, Gabriele Micalizzi, Roselena Ramistella, Massimo Sestini, Newsha Tavakolian.

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso sei sezioni, una per autore, con foto di formati diversi (medi formati, gigantografie, quadrerie, dittici, display ecc.) che ritraggono un Trentino distante dalle cartoline.

Trentino Unexpected èuna mostra che descrive i luoghi, dà voce alle persone, si sofferma sui cambiamenti sociali, sulle radici identitarie, sui valori della terra.  

 

E dal 1° novembre la mostra  "Sport. Le sfide del corpo"

Un viaggio lungo due millenni, attraverso la storia dell’arte, alla ricerca di opere che celebrano lo sport e che mettono al centro il corpo umano, le sue vittorie ma anche la sua fragilità. La mostra Sport. Le sfide del corpo, al Mart di Rovereto dal 1° novembre 2025 al 22 marzo 2026 racconta tutto questo. Indaga come le arti visive abbiamo rappresentato il corpo umano nella pratica sportiva.

Lo fa attraverso le opere di oltre 150 artisti in un viaggio che copre un arco temporale di duemila anni, con un’attenzione particolare all’arte moderna e contemporanea. Il percorso espositivo si sviluppa in 8 aree tematiche ed è arricchito anche da documenti, oggetti, trofei, fotografie, illustrazioni, pubblicità.

 

Info: www.mart.tn.it

 

SOTTO: Massimo Sestini, "Senza titolo", 2024-2025, canvas Kandinsky 260 gr, stampa su vinile adesivo, 370 x 360 cm © Massimo Sestini

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

MUSEO DELLA GUERRA

 

 

Al MITAG la mostra sul colonialismo italiano

Uno sguardo disincantato sull'avventura coloniale italiana. Dal 23 maggio 2025 e fino al 29 luglio 2027 il MITAG (Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto) ospita la mostra "E noi cosa ne sappiamo?”, che si interroga sulle modalità con le quali sono state raccontate e si possono narrare oggi le vicende coloniali italiane del periodo tra la fine dell’Ottocento e la Seconda guerra mondiale.

La mostra vuole stimolare una riflessione critica su come l’immaginario coloniale italiano sia stato fondato su stereotipi e letture romanticizzate, usati per legittimare il dominio e la violenza. Gli oggetti e le immagini esposti, ci interrogano anche su rimozioni e pregiudizi che permangono ancora oggi.

Oggetti, immagini, documenti, strumenti di propaganda e beni personali conservati nei depositi di numerosi musei regionali sono presentati con il loro duplice significato: testimonianze che sono servite a costruire immaginario e propaganda coloniale, ma anche fonti necessarie per una conoscenza critica della storia coloniale italiana.

 

E la mostra permanente che racconta l'armistizio del 1943

8 settembre 1943: una data fondamentale nella storia italiana. La proclamazione dell'armistizio obbligava gli italiani a fare una scelta che avrebbe determinato il loro destino. Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto ospita la mostra permamente "1943. La scelta".

Attraverso i ricordi, le lettere e i cimeli di chi fu protagonista di quegli eventi, la mostra racconta la vicenda di combattenti, disarmati e resistenti che contribuirono a definire questo passaggio nodale della storia italiana.

 

Info: www.museodellaguerra.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

CAMPANA DEI CADUTI

 

 

 

Una mostra per i 100 anni della Campana dei Caduti

È passato un secolo da quando il bronzo dei cannoni che avevano sparato uno contro l’altro nel corso della Grande Guerra, venne fuso per realizzare la  Campana dei Caduti Maria Dolens. Un imponente simbolo di pace, che dall'alto veglia sulla città di Rovereto.

Sono tante le iniziative in programma per tutto il 2025. Di particolare interesse la mostra "Il Mito della Campana. 100 anni di Maria Dolens", sul Colle di Miravalle, sede della Campana dei Caduti, dal 12 aprile e fIno al primo novembre 2025.

Curata dalla storica dell’arte Chiara Moser, la mostra ripercorre il “mito” della Campana. Non una celebrazione dell’oggetto in sé, ma una riflessione su quanto Maria Dolens abbia lasciato nell’immaginario collettivo, in che modo e in quali forme si sia impressa nella memoria della collettività, quanto la Campana abbia segnato il suo tempo e riesca ancor’oggi a lasciare la sua impronta.

Opere provenienti da collezioni pubbliche e private, racconteranno quindi la genesi di Maria Dolens, partendo dal contesto in cui don Antonio Rossaro la immagina, fino alle sue rappresentazioni e interpretazioni. La mostra ripercorre questi cento anni anche attraverso le opere d’arte contemporanea e testimonianze della collezione della Fondazione Campana dei Caduti, insieme a oggetti e documenti di particolare rilevanza storica concessi dal Mitag, che contribuiscono a raccontare la storia della Campana e il suo impatto sulla comunità.

 

Info: www.fondazioneoperacampana.it

 

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MUSE di Trento

 

 

Al MUSE l'installazione sui ghiacciai di Sebastião Salgado

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la proposta di dichiarare il 2025 Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai e il MUSE, da sempre sensibile a questo tema, ha risposto con diverse iniziative. La principale è la mostra fotografica Sebastião Salgado. Ghiacciai, nata da un'idea del Trento Film Festival e con la direzione artistica di Lélia Wanick Salgado.

Ospitata al Mart di Rovereto e al MUSE di Trento, la mostra racconta i ghiacciai da due punti di vista diversi. Se al Mart la mostra fa il focus sul lato artistico degli scatti di Salgado, al MUSE viene posto in primo piano il punto di vista scientifico, partendo da due domande fondamentali: Cosa significa perdere i ghiacciai per il nostro pianeta? Arte e scienza possono aiutarci a comprendere l’emergenza climatica?

Per riflettere su questi temi, fino al 12 gennaio 2026, il Museo delle Scienze di Trento ospita una grande installazione site specific negli spazi del “Grande Vuoto” che l’architetto Renzo Piano ha immaginato come cuore pulsante del museo. Scattate tutte in Canada, nel Parco Kluane Park, le fotografie esposte a Trento costituiscono un unico grande nucleo.

 

A proposito di ghiacciai...

Fino all'11 gennaio 2026 il MUSE ospita nella sua Agorà la mostra Dal ghiaccio a noi, per raccontare le ricerche innovative del MUSE in ambienti glaciali e periglaciali, con l'obiettivo di sensibilizzare sulla fragilità dei ghiacciai e sul loro ruolo vitale come indicatori del cambiamento climatico globale. 

Tantissimi gli eventi sul tema a partire dalla primavera. Ecco i principali: 

  • Dialoghi sul ghiaccio (da maggio a novembre 2025)
    Incontri dedicati alla storia, all’evoluzione e al futuro dei ghiacciai, tra scienza, memoria e cambiamenti climatici. Esperte, esperti, ricercatrici e ricercatori ci guidano in un viaggio tra scoperte scientifiche e sfide ambientali. Un’occasione per comprendere il ruolo cruciale dei ghiacciai nel nostro ecosistema.
  • Ice Party  (29 novembre 2025, ore 14-19) 
    Un pomeriggio in museo con la famiglia tra science show, laboratori creativi, giochi e visite a tema e scopri tante curiosità sui ghiacciai.  

 

Da non perdere al MUSE la mostra Food Sound

Sai perché lo yogurt in un vasetto di vetro ha un sapore più dolce dello stesso yogurt in un vasetto di plastica? E ti sei mai chiesto perché nella pubblicità delle mele si sente sempre il “crunch” della polpa appena morsicata?  

Di sicuro lo sanno bene gli esperti di neuromarketing e fino all’11 gennaio 2026 puoi scoprirlo anche tu, visitando la mostra Food Sound - Il suono nascosto del cibo. Un percorso di visita di un’ora circa per capire come il cervello, attraverso il suono, percepisce e risponde agli stimoli alimentari.

Indossa le cuffie e tuffati in un percorso di visita interattivo e coinvolgente, che ti invita a riflettere sul legame tra suono, scelte alimentari e neuroscienze, per scoprire cosa ha portato scienziate e scienziati a dimostrare che “mangiamo anche con le orecchie”.

 

 

Info: www.muse.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

MUSEO DIOCESANO

 

 

Al Museo Diocesano una mostra sulle rivolte contadine

Dal 24 ottobre 2025 al 26 gennaio 2026 il Museo Diocesano Tridentino ospita "Poveri diavoli. Le rivolte contadine del 1525 nel principato vescovile di Trento", mostra che rievoca, a cinquecento anni di distanza, le rivolte contadine che scossero il principato trentino. Attraverso documenti originali, armi, attrezzi da lavoro trasformati in strumenti di rivolta, stampe e opere d’arte, l’esposizione restituisce la complessità di un movimento che mise in discussione l’ordine politico e sociale del tempo.

L’iniziativa si inserisce nell’Anno tematico dei musei dell’Euregio e nasce da un ampio progetto di ricerca condiviso con l’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler, l’Università di Trento, il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e il Museo Diocesano di Bressanone. Un’occasione non solo per scoprire un capitolo poco noto della storia locale, ma anche per riflettere sul significato della protesta e della rappresentanza, ieri come oggi.

 

Info: museodiocesanotridentino.it

 

IMMAGINE SOTTO. Tre contadini in conversazione, Albrecht Dürer, 1497 circa. Trento, Museo Diocesano Tridentino 

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

LE GALLERIE DI TRENTO

 

 

Alle Gallerie di Trento la seconda mostra che ci avvicina alle Olimpiadi del 2026

Si chiama "Performance" la seconda delle tre mostre del percorso espositivo "Anelli di congiunzione" , che si colloca all’interno del programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, come percorso di avvicinamento alle Olimpiadi. 

La mostra, alle Gallerie di Trento fino al gennaio 2026, indaga il delicato rapporto tra tecnica e sport, ricco di vicende di innovazione individuali e collettive. Lo fa attraverso sette storie di innovazione, ciascuna delle quali è introdotta dalla voce di un protagonista. Attraverso queste diverse voci emerge anche il racconto dello sport, con manifesti, fotografie e video. In mostra una sezione dedicata alle telecronache come strumento di narrazione dello sport, dove sono visibili, grazie alla collaborazione con RAI-Teche - Roma alcune delle più belle telecronache Olimpiche degli ultimi decenni.

Particolarmente coinvolgente la sezione con  le postazioni esperienziali che consentono di imparare divertendosi. Il simulatore di sci alpino, il visore che ti permette di scendere in pista col bob, rispondendo a domande sulle discipline Olimpiche e Paralimpiche Invernali o l'Interactive wall, che ti propone diverse sfide, tra bersagli da colpire e porte in cui fare goal. 

 

... mentre continua la mostra sulla Seconda Guerra Mondiale

Le mostre alle Gallerie non finiscono qui! Fino al 31 dicembre 2025 questi grandi spazi espositivi ospitano la mostra “La seconda guerra mondiale: l'esperienza trentina”.

Mantenendo sullo sfondo i grandi eventi bellici, il percorso espositivo racconta l'esperienza trentina durante il conflitto: i fronti di battaglia con l'esercito italiano, le difficili scelte dopo l'armistizio del 1943, la guerra in casa vissuta sotto la minaccia dei bombardamenti e del controllo nazista della regione.

In esposizione il vasto patrimonio raccolto dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, che negli ultimi anni ha avviato un censimento per dare un nome ai circa 40.000 soldati trentini che presero parte al confitto, e che ha portato al recupero di documenti fotografici e autobiografici, donati dai parenti dei soldati al fronte.

 

Info: www.museostorico.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

GALLERIA CIVICA

 

 

Alla Galleria Civica di Trento  dal 25 ottobre la mostra di Esther Stocker

Dal 25 ottobre 2025 all'11 gennaio 2026 le Gallerie di Trento ospitano la mostra "Esther Stocker. Caos calmo".  Artista sudtirolese classe 1974,  Esther Stocker con la sua arte indaga sulla visione e la percezione dello spazio. Le sue opere pittoriche, le sculture e le installazioni nello spazio pubblico (stazioni ferroviarie e metropolitane, musei e altri spazi pubblici), si caratterizzano per la ricorrenza di uno stile geometrico e per l’uso di una palette limitata al nero, bianco e grigio.

Tra optical art e minimalismo storico, Stocker crea opere d’arte ambientale che, a dispetto del rigore formale e cromatico, consentono un profondo livello di interazione fra pubblico e opere, generando veri e propri spazi di immersione emotiva. 

In collaborazione con il Mart, il Comune di Trento ha affidato a Stocker i lavori di rifacimento del sottopasso pedonale che connette il centro città al nuovo hub intermodale della viabilità pubblica. 

 

Info: www.mart.tn.it

SOTTO: Esther Stocker, "Untitled", 2022. Foto: Markus Gradwohl

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

PALAZZO DELLE ALBERE

 

 

 

Il Palazzo delle Albere riapre a novembre con una mostra sul potere delle macchine

Dopo la chiusura per restauro il Palazzo delle Albere di Trento riapre con la mostra "Il potere delle macchine, Umanità, ambiente, tecnologia nel Trentino del Cinquecento", dal 22 novembre 2025 al 30 maggio 2026.

Un viaggio alla scoperta delle molteplici implicazioni, spesso ambivalenti, di questi profondi cambiamenti. Dall’invenzione della stampa all’esplorazione astronomica, dalle mappe agli oggetti di uso quotidiano, dalla medicina all’agricoltura: un itinerario tematico attraverso le sale del Palazzo delle Albere, dove oggetti originali, volumi rari e strumenti antichi raccontano storie centenarie di trasformazione, innovazione e resistenza.

 

Info: https://www.muse.it/eventi/il-potere-delle-macchine-umanita-ambiente-tecnologia-nel-trentino-del-cinquecento-2025/

 

 

Dal 29 novembre anche la mostra su Riccardo Schweizer

Si chiama "Riccardo Schweizer. 100 anni di colore, forma e libertà", la mostra dedicata al pittore, scultore, architetto e designer trentino, nel centenario della nascita. Influenzato dal cubismo e dal surrealismo, Schweizer realizzò opere caratterizzate da colori vibranti e forme dinamiche.

Aperta dal 29 novembre 2025 al 1° marzo 2026, la mostra esplora l'universo creativo dell'artista attraverso un percorso tematico che evidenzia i diversi ambiti della sua produzione, mettendo in luce il suo contributo al panorama artistico del XX secolo e il suo legame con il territorio.

 

Info: https://www.mart.tn.it/mostre-eventi

 

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

MUSEO CAPRONI

 

 

 

Al Caproni una mostra sui bombardamenti in Trentino

Fino all'8 marzo 2026 il Museo dell'Aeronatuco Gianni Caproni di Trento ospita La "battaglia del Brennero": storie di civili e piloti (1943-1945), una mostra che ricorda il periodo in cui il Trentino fu travolto da una lunga serie di bombardamenti da parte alleata.

Tra il 1943 e il 1945, si contano oltre 400 morti o dispersi e centinaia di feriti. Ma la fine delle ostilità non coincide con la fine dei lutti e del dolore causati dai bombardamenti. Nel maggio 1945 il Trentino è infatti disseminato di ordigni, bombe a farfalla (le odierne cluster bombs/bombe a grappolo), mine e granate, spesso maneggiate da ragazzi curiosi e imprudenti. Tra maggio 1945 e dicembre 1948, si hanno così altri 54 morti e 49 feriti.

La mostra del Caproni racconta tutto questo con filmati d'epoca, interviste a chi i bombardamenti li ha vissuti in prima persona, fotografie, mappe, infografiche e tantissimi oggetti. Dal kit distribuito nelle scuole per imparare a riconoscere una bomba inesplosa, per evitare che i bambini le raccogliessero da terra, fino al fazzoletto con la mappa del Trentino che veniva dato in dotazione agli aviatori americani, per aiutarli ad orientarsi nel caso l'aereo venisse abbattuto.

Colpiscono, in particolare, gli oggetti ricavati dai frammenti degli aerei caduti al suolo. Dalla finestra di un abbaino ricavata dal portellone di un'aereo, alla pentola costruita a partire da un elmetto militare. Di particolare bellezza il vestitito per la prima comunione di una bambina, ricamato con la tela di un paracadute. 

 

Info: https://museostorico.it

 

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

TRENTO SOTTERRANEA

 

 

Un viaggio nella Tridentum romana con la realtà virtuale

Sai che sotto Trento ci sono i resti dell'antica Tridentum romana? Puoi esplorarla visitando il S.A.S.S. (Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas), in piazza Cesare Battisti, nel centro storico.

Da quest'estate c'è una bella novità. Da sabato 14 giugno sono disponibili nel sito alcuni visori VR che permettono di immergersi nell’antica città fondata dai Romani sulle sponde del fiume Adige duemila anni fa. 

Un’esperienza coinvolgente e immersiva che consente, grazie a una dettagliata ricostruzione virtuale, di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo e ritrovarsi in quattro siti di particolare importanza di Tridentum: lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Porta Veronensis, l’area archeologica di Palazzo Lodron e l’anfiteatro.

La visione, inclusa nel costo di ingresso al sito, è disponibile in orario 10-12 e 15-17. L’utilizzo dei visori è sconsigliato ai minori di 8 anni e a persone con deficit sensoriali. Il S.A.S.S. è visitabile da martedì a domenica con orario 9.30-13/14-18.

 

Per tutte le iniziative, informazioni e iscrizioni al numero telefonico 0461 230171

 

Info: https://www.cultura.trentino.it/Approfondimenti/Archeologia-Estate-2025-un-viaggio-nel-tempo-fra-storia-e-natura

 

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

CASTEL CALDES

 

 

A Castel Caldes la mostra sulla cultura termale nel Trentino

Fino al 2 novembre 2025 Castel Caldes, in Val di Sole, ospita la mostra "ANTICHE FONTI - Tito Chini e la cultura termale nel Trentino". In primo piano il tema del termalismo, fenomeno storico e sociale che conobbe un notevole sviluppo in Trentino, specialmente nei decenni a cavallo tra Otto e Novecento.

Tra la fine della dominazione asburgica e gli anni Trenta, infatti, gli tabilimenti termali sorti a Pejo, Rabbi, Vetriolo, Levico, Roncegno e Comano divennero mete privilegiate di un raffinato turismo termale, che coinvolse le classi agiate della Mitteleuropa e del vicino Regno d’Italia. Le stazioni di cura si dotarono pertanto di infrastrutture turistiche e rinnovarono l’assetto architettonico dei diversi “bagni”, attuando progetti decorativi che coinvolsero pittori specializzati nella decorazione d’interni, con risultati spesso di alto profilo estetico.

Tra questi spicca il pittore e ceramista Tino Chini, incaricato di decorare la facciata e l’atrio dello Stabilimento Termale di Vetriolo, a 1.500 metri di altitudine sopra la borgata di Levico. Il complesso fu demolito nel 1997, ma parte della decorazione interna venne salvata in extremis. La mostra di Caldes, espone, per la prima volta al pubblico, i dipinti salvati, unitamente a progetti e bozzetti inediti, nell’ambito di uno specifico focus dedicato a Tito Chini e alla stagione dell’art déco.

Di particolare interesse il focus sul territorio della Val di Sole, articolandosi in sezioni tematiche dedicate rispettivamente ai Bagni di Rabbi, alle Fonti di Pejo, alle Terme di Comano e a quelle di Roncegno, e la sezione dedicata ai manifesti pubblicitari dell'epoca.

 

Info: https://www.buonconsiglio.it/castel-caldes/

Val di Sole - Caldes - Castel Caldes

CASTEL BELASI

 

 

A Castel Belasi 4 mostre su ghiaccio, biodiversità e vulnerabilità

Castel Belasi – Centro d’Arte Contemporanea per il Pensiero Ecologico, in Val di Non, propone un interessante programma di mostre estive. A fare da filo conduttore l'attenzione alla biodiversità e alla vulnerabilità del patrimonio naturale.

 

Come Ghiaccio

Al piano superiore, il castello ospita, fino al 26 ottobre 2025, la mostra “Come Ghiaccio”. A cura di Stefano Cagol, la mostra ospita le opere di quattrodici artisti internazionali e nazionali di diverse generazioni, alti nel ranking globale e giovanissimi, per far riflettere sul concetto di fragilità e sparizione, tra protezione, conflitto e spiritualità in un’epoca in cui convinzioni e certezze si stanno dissolvendo come neve al sole. Le oere entrano in dialogo con gli affreschi cinquecenteschi del Castello, sulle Metamorfosi di Ovidio e sull’antico mito di Perseo, simbolo della capacità di cambiamento consapevole.

 

Fragile. The Best of Glasstress

Dopo aver fatto tappa alla Reggia di Venaria, la mostra “Fragile. The Best of Glasstress”, fino alla fine di ottobre 2025 arriva a Castel Belasi. La mostra , a cura di Adriano Berengo, Beatrice Mosca, Sandrine Welte, declina il tema del ghiaccio e della vulnerabilità attraverso il medium del vetro e una selezione di sculture create a Murano dai maggiori artisti contemporanei internazionali. 

In mostra negli spazi del castello, in dialogo con i suoi affreschi antichi dall’attualissimo messaggio ammonitorio, una ventina di opere realizzate dal 2013 a oggi nel laboratorio e fornace di Adriano Berengo sull’isola di Murano da grandi artisti contemporanei come Ai Weiwei, Vanessa Beecroft, Tony Cragg, Vik Muniz, Jaume Plensa, Laure Prouvost, Thomas Schütte, Sean Scully e Erwin Wurm. 
 

Dall’Antropocene al Biocene

Dal 10 maggio a fine ottobre 2025, Castel Belasi dedica la Project Room a “Dall’Antropocene al Biocene”, la mostra con i partecipanti della masterclass under 35 realizzata lo scorso anno da MUSE Museo delle Scienze Trento nell’ambito della piattaforma We Are the Flood con ospite Blanca de la Torre. In un rimando continuo all’idea di vita e rapporto con l’ecosistema, in mostra troviamo le opere, tra sculture, dipinti, video e installazioni, di nove giovani artisti e i contributi testuali di quattro giovani critici e curatori, tutti partecipanti alla masterclass, under 35, italiani, stranieri e molti basati all’estero. 

 

 

Info: www.castelbelasi.it

 

SOTTO: Javier Perez, Carroña, 2011, Glass chandelier, stuffed crows, 120 x 235 x 300 cm, Courtesy Glasstress

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

CASTEL PERGINE

 

 

A Castel Pergine la mostra “SPAZIOTEMPO” di Francesco Panceri

Un viaggio nell’infinito, per indagare la correlazione tra spazio e tempo, tra passato e presente, tra materia e vuoto, utilizzando il linguaggio evocativo delle forme monumentali geometriche astratte in ferro e in pietra trentina. Si chiama SPAZIOTEMPO la mostra di Fracesco Panceri a castel Pergine (Pergine Valsugana), fino al 5 novembre 2025.

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso quindici sculture di grandi dimensioni in ferro e granito trentino, realizzate appositamente per la mostra e collocate all’esterno nel parco del castello. Le sculture sono accompagnate da quindici opere pittoriche e installazioni collocate all’interno del castello in quattro sale, ciascuna concepita in modo diverso.

La mostra è arricchiata da un progamma di iniziative a tema, con conferenze, momenti di poesia e sessioni di yoga nel giardino del castello.

 

Info: https://www.visitvalsugana.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

CASTELLO BONDONE

 

 

Un nuovo percorso espositivo a Castel S. Giovanni e due mostre fotografiche

Dall’alto di uno sperone roccioso, Castello San Giovanni a Bondone (tra i Borghi più Belli d'Italia) domina il lago di Idro. Una location suggestiva per un nuovo percorso espositivo e diverse iniziative per il pubblico, a cura del MUSE, e per due mostre fotografiche, aperte al pubblico fino al 9 novembre.

Si chiama “Bondù. Intrecci verticali", il nuovo allestimento espositivo, visitabile su tre piani nella Torre Gina del castello, fino al 9 novembre 2025

Un viaggio nello spazio e nel tempo: dal Lago d’Idro, alle campagne del paese di Baitoni, attraverso i boschi che circondano il borgo di Bondone, fino a raggiungere gli spazi luminosi dei pascoli dell’Alpo e le vette rocciose del Monte Tombea, un occhio attento osserva le storie della natura intesa quale interazione tra il territorio e le comunità umane per cogliere i cambiamenti del passato e immaginare il paesaggio di domani. La mostra racconta l’ascesa dal fondovalle alla vetta, mediante dei pannelli esplicativi, alcuni reperti o manufatti ed exhibit interattivi e due multimediali.

 

La mostra fotografica "FUNNE IN CAMPO. Tra terra e radici a Baitoni"

La mostra, a cura di Attilio Zontini e aperta fino al 9 novembre 2025, nasce con l’obiettivo di riconoscere il valore e il ruolo della contadine di Baitoni: le "funne". Ritratte nello spazio aperto e soleggiato dei campi, tra geometrie di filari e zolle.

“Con il progetto “FUNNE IN CAMPO – tra terra e radici a Baitoni”, spiega Matilde Peterlini, referente dei progetti territoriali del MUSE - Attilio Zontini si pone l’obiettivo di riconoscere il valore e il ruolo delle contadine di Baitoni. L’autore sente l’esigenza di documentare un mondo rurale che sta cambiando velocemente e di cui resta traccia solo in vecchie fotografie sgualcite, spesso dimenticate in un cassetto o alle quali viene data poca importanza. La fotografia di Attilio cerca direstituire importanza a persone e storie che rischiano di rimanere sconosciute, cogliendo gli aspetti di una vita semplice e autentica e richiamando atmosfere che sembrano ormai solo un ricordo”.

 

La mostra fotografica "IAL. Mani fuoco memoria"

A cura di Yuri Santini e aperta fino al 9 novembre 2025, "IAL. Mani fuoco memoria" è un progetto fotografico dedicato ai carbonai di Bondone.

“Ial, l’aia carbonile, è il segno effimero, tracciato nei boschi, di un passato sommerso. Con il progetto “IAL – mani fuoco memoria” - racconta ancora Matilde Peterlini - Yuri Santini ha voluto raccontare i carbonai di Bondone, ultimi custodi di un mestiere che ha un’ampia profondità storica e diffusione nel Trentino sud-occidentale. Qui, a partire dal Medioevo e fino al secolo scorso, veniva prodotto il carbone di legna, fonte energetica fondamentale per le attività produttive. Tenere accesa la carbonaia oggi non ha più motivazioni produttive, ma significa prendersi cura di una memoria collettiva e di un particolare modo di vivere la comunità”.

 

Un programma culturale ricco di eventi

Visite guidate, festa dei carbonai, giornate per famiglie con attività per grandi e piccini, sfide a colpi di enigmi, proiezioni cinematografiche e di documentari, la stagione del Castello è ricca di proposte.

Qui trovi il calendario delle inziative

 

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

MAG

 

 

Il MAG riapre con un nuovo allestimento della pinacoteca

Il Museo di Riva del Garda riapre le sue porte dopo la pausa invernale con Visioni sul Garda, il nuovo percorso espositivo della Pinacoteca, a cura di Matteo Rapanà.

Il nuovo percorso espositivo che ha lo scopo di valorizzare le collezioni storiche del museo, trasferendo nelle sale alcune opere solitamente conservate nei depositi e altrimenti inaccessibili ai visitatori, presentare al pubblico le ultime acquisizioni e raccontare i progetti sull’indagine del paesaggio e della società che il Museo ha intrapreso nel corso degli ultimi decenni.

Inoltre, la presenza, nel percorso espositivo di numerose opere provenienti dalle chiese e dai monumenti del territorio, trasferite in museo per ragioni conservative, permette all’esposizione di instaurare un dialogo costante tra dentro e fuori, tra museo e città, contribuendo a identificare il MAG come museo del territorio.

Allo stesso modo, la ricerca sul paesaggio dell’Alto Garda che caratterizza molte delle opere esposte, dalla pittura, alla grafica, alla fotografia storica e contemporanea, coinvolge il visitatore in un viaggio virtuale nel territorio gardesano, che lo stesso potrà poi ripercorrere una volta lasciate le sale della Pinacoteca, in una permeabilità continua tra museo e territorio. 

Il percorso si struttura in due sezioni principali, l'arte sacra dal Medioevo all’Ottocento e il paesaggio gardesano dall’età Moderna all’età Contemporanea, organizzate al loro interno secondo nuclei cronologici, che spesso si intrecciano e si richiamano evocando confronti, sia estetici che temporali e di linguaggi.

Fino al 2 novembre.

 

Info: https://www.museoaltogarda.it

Alto Garda - Lago di Garda - Riva del Garda - Mag - Museo Alto Garda

MUSEO GEOLOGICO DELLE DOLOMITI

 

 

Al Museo Geologico delel Dolomiti l'installazione "Un suono in estinzione"

Dal 5 luglio 2025 al 4 giugno 2026 il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo ospita l'installazione multimediale e immersiva "Un suono in estinzione",  che porta visitatrici e visitatori nel cuore di un ghiacciaio per riflettere sulle conseguenze dei cambiamenti climatici attraverso l’ascolto.

L’opera nasce da un’idea del sound artist Sergio Maggioni, in arte NEUNAU e si basa sulle registrazioni del ghiacciaio dell’Adamello, il più esteso delle Alpi italiane.

 

Nell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, il museo propone un viaggio nel tempo geologico fatto di bellezza e fragilità, con gli appuntamenti di “Un’estate a tutta geologia a Predazzo”, che uniscono scienza, arte, natura e divulgazione.

Tra questi, le visite guidate, “Viaggio alla scoperta delle Dolomiti”,  i Geolabs, laboratori a tema per bambine e bambini dai 6 ai 12 anni, i Baby geolabs, per bambini tra i 3 e i 6 anni e tante attività all'aperto.

 

Info: www.muse.it

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MUSEO DI LUSERNA

 

 

A Luserna il racconto delle donne di montagna

Al Museo Lusérn fino al 2 novembre 2025 la mostra “Radici. Storie di donne, di lavoro e di montagna” ("Burtzan. Stòrdje vo baibarn, arbat un pèrge", in cimbro), racconto di una storia di perseveranza e coraggio. Di come sia possibile mantenere un nuovo equilibrio partendo da una mancanza. Una storia scritta dalle donne. 

Curata da Elena Nicolussi Giacomaz e Maura Bello, la mostra racconta la storia delle donne di Luserna dall’Ottocento fino ai giorni nostri. Lo fa attraverso immagini di repertorio, documentari, oggetti d’epoca e una corposa sezione fotografica con 57 scatti in bianco e nero, molti inediti, del fotografo trentino Flavio Faganello.

 

Info: https://www.visittrentino.info/it/articoli/arte-e-cultura/mostra-radici-luserna

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Pubblicato il 13/10/2025