Giorno 1
Arrivando da Lavis, è d’obbligo una prima sosta allo skywalk sulla diga di San Giorgio sull’Avisio, raggiungibile da Maso Franch o dal Giardino di Ciucioi di Lavis. E poi via, curva dopo curva, verso il cuore pulsante della viticoltura della valle.
A Verla di Giovo merita una tappa Villa Corniole, azienda famigliare che ti condurrà in un viaggio tra i vini simbolo del territorio, dal Müller Thurgau al Trento DOC, da sorseggiare nella bottaia scavata nel porfido o nella terrazza con vista sui vigneti circostanti. In un’altra frazione di Giovo, quella Palù che ha dato i natali a grandi campioni del ciclismo come Francesco Moser o Gilberto Simoni, puoi abbinare alla degustazione di vino un’esperienza gastronomica tipica in un ambiente intimo e raffinato, dove elementi come legno e pietra convivono in armonia.
La Cantina Simoni è pronta ad aprire le porte del proprio agriturismo per prepararti alcuni dei piatti simbolo del territorio, dai canederli agli strangolapreti. Ma chi viene qui non può non provare il mitico tortel di patate, in abbinata ai migliori formaggi e salumi o, magari, a una tartare di carne salada. Da provare con un calice di Schiava. Il pomeriggio lo puoi dedicare ad un giro in sella tra i vigneti di Cembra e dintorni: meglio con la pedalata assistita, però, perché qui le pendenze possono diventare davvero importanti.
E per la cena puoi entrare in un vero saloon: nei pressi del lago Santo ti aspetta la proposta di Happy Ranch, dove la cucina tipica strizza l’occhio anche alle specialità di carne americane, come costolette BBQ o golosi hamburger. Se ti piace lo stile western, ti sentirai a casa.