Una narrativa che risuona
Siamo le storie che raccontiamo e il modo in cui descriviamo il mondo è esso stesso costruttore di realtà. L’hanno discusso e teorizzato filosofi e pensatori d’ogni tempo e la storia l’ha dimostrato nei fatti. Non per niente le Dolomiti Paganella hanno deciso di radicare il loro progetto di responsabilità ambientale e sociale in un profondo cambio di narrativa. “Risuonare” è il cuore.
Risuona il patto di condivisione di tutti e per tutti, ospiti e custodi di queste montagne che ci ospitano. Risuonano i valori universali, riecheggiando fra le pareti di roccia antica dei masi, le gole profonde dei picchi più alti e assumendo il tono profondo e onesto di una terra aspra che sa farsi accoglienza. Risuona la responsabilità, il frutto più saporito della libertà. Risuonano le storie, le emozioni, l’attenzione all’essenza.
Cambiare narrativa significa trasformare radicalmente un territorio e con esso la propria proposta turistica. Quando a venire offerto non è più un prodotto, ma un modo di vivere e di essere, cambia l’offerta. Essere accolti significa accogliere ed essere disposti a mettersi in gioco, a cambiare prospettiva e a diventare autori del presente assieme alla comunità che ci ospita. Non c’è stagionalità, c’è armonia e consapevolezza, in autunno, inverno, primavera ed estate.
Essere un luogo e non un logo, essere collaborazione e non competizione, tutto comincia e arriva dai cartelli sui sentieri, dal marketing degli alberghi a quello dei ristoranti, dai siti web alle proposte sportive, dai racconti degli anziani al modo di fare lezione di sci, dai film e documentari ai blog personali.