Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere

Nei principali musei di Trento e Rovereto una ricca proposta che spazia dall’arte classica alla fotografia d’autore che coinvolge anche sedi prestigiose come i principali castelli sul territorio.

Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere  #1
Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere #1
Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere  #2
Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere #2
Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere  #3
Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere #3
Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere  #4
Mostre ed appuntamenti estivi da non perdere #4

L’estate bussa alle porte in Trentino accompagnata dalla frescura dei ghiacciai. Sono loro i protagonisti grazie agli scatti di un grande maestro che purtroppo ci ha lasciato, Sebastião Salgado, le cui foto rimangono esposte per tutta l’estate al Mart di Rovereto (21settembre) e al MUSE di Trento (11 gennaio 2026). 60 scatti in grande e grandissimo formato, il cuore della mostra “Ghiacciai”, una mostra diffusa, un vero testamento spirituale e monito all’umanità affidato alle immagini del grande maestro. Per il Mart di Rovereto Salgado ha scelto oltre 50 fotografie in grande e grandissimo formato di ghiacciai di tutto il mondo, un viaggio in bianco e nero nei luoghi più freddi del pianeta, dalla Penisola Antartica al Canada, dalla Patagonia all’Himalaya, dalla Georgia del Sud alla Russia. Per il MUSE ha progettato una grande installazione site specific negli spazi del “Grande Vuoto” che l’architetto Renzo Piano ha immaginato come cuore pulsante del museo. Scattate tutte in Canada, nel Kluane Park, le fotografie esposte a Trento costituiscono un unico grande nucleo. www.mart.tn.it - www.muse.it 

Oltre alle foto di Salgado il Mart propone nelle sale espositive disegnate dall’Architetto Mario Botta le mostre “Realismi Magici. Pyke Koch e Cagnaccio di San Pietro” fino al 31 agosto 2025, curata da Beatrice Avanzi, e fino al 21 settembre 2025 la prima mostra italiana dell’artista contemporaneo Li Yongzheng originario di Bazhong, un villaggio della provincia rurale dello Sichuan. Multimediale, attuale, a tratti disturbante, “Li Yongzheng. Nel profondo di questo deserto” è curata da Giosuè Ceresato. www.mart.tn.it

Rimanendo a Rovereto, ma spostandoci al monumentale castello che accoglie il Museo Storico Italiano della Guerra, qui si visita la mostra permamente "1943. La scelta", che racconta l’armistizio del 1943. Affonda nelle vicende più tragiche del secolo breve anche la mostra che vuole celebrare i 100 anni della Campana dei Caduti, fusa con il bronzo dei cannoni che avevano sparato uno contro l’altro nel corso della Grande Guerra. Da un secolo la Campana dei Caduti Maria Dolens è un imponente simbolo di pace, che dall'alto del Colle di Miravalle veglia sulla città. E proprio qui è stata allestita la mostra "Il Mito della Campana. 100 anni di Maria Dolens", fIno al 1 novembre 2025. www.fondazioneoperacampana.it
Il Museo di Riva del Garda - MAG, invece, riapre le sue porte con Visioni sul Garda, il nuovo percorso espositivo della Pinacoteca, a cura di Matteo Rapanà. www.museoaltogarda.it

Tornando al MUSE di Trento, non c’è solo la mostra di Salgado sul tema dei ghiacciai. Lo spazio Agorà accoglie fino al 9 novembre la mostra Dal ghiaccio a noi, dedicata alle ricerche innovative del MUSE negli ambienti glaciali e periglaciali, con l'obiettivo di sensibilizzare sulla fragilità dei ghiacciai e sul loro ruolo vitale come indicatori del cambiamento climatico globale. E sono iniziati a maggio, ma proseguiranno fino a novembre 2025, i “Dialoghi sul ghiaccio”, un ciclo di incontri con esperti e ricercatori dedicati alla storia, all’evoluzione e al futuro dei ghiacciai, tra scienza, memoria e cambiamenti climatici. Sempre al MUSE prosegue fino all’11 gennaio 2026 la mostra Food Sound - Il suono nascosto del cibo, un viaggio immersivo da fare con le orecchie bene aperte, indossando speciali cuffie, che invita a riflettere sul legame tra la nostra percezione del gusto e i suoni e di come il cervello, attraverso il suono, percepisce e risponde agli stimoli alimentari. www.muse.it

A vent’anni dalla scomparsa, il Museo Diocesano Tridentino celebra l’eredità culturale del fotografo trentino Flavio Faganello (1933-2005), mettendo in luce i diversi aspetti di una visione autoriale intimamente connessa alla pratica del camminare. Una scelta di oltre cento fotografie sono il core della mostra Flavio Faganello. Fotografie in cammino visitabile fino all’8 settembre 2025 che restituisce un metodo e uno sguardo che ha anticipato temi e sensibilità contemporanee, invitando gli appassionati di cammino, viandanza e turismo lento a (ri)scoprire percorsi e contesti sociali raccolti dal fotografo mentre la storia batteva alla porta. Immagini icastiche rievocano lo stretto nodo tra le forme del paesaggio e la vita delle comunità contadine di montagna, i loro patrimoni di cultura, le espressioni della spiritualità, l’invasione turistica. Arricchita da un ciclo di incontri, visite guidate e fototrekking, la mostra mette in dialogo il passato e i futuri possibili di un territorio che, nell’instancabile ricerca visiva di Faganello, continua, profondamente, a riconoscersi. www.museodiocesanotridentino.it

Sempre Trento, alle Gallerie ospita Anelli di congiunzione – Performance, una mostra interattiva e coinvolgente sulle innovazioni nello sport. Introdotta dal grande “caleidoscopio” esperienziale, primi passi sugli oltre 280 metri della Galleria Nera, Performance mette in scena uno storytelling appassionante che affronta l’evoluzione delle pratiche, delle tecniche e dei materiali sportivi, insieme al racconto della nascita delle Olimpiadi moderne e i valori dell’Olimpismo oltre alle discipline Olimpiche e Paralimpiche invernali. www.museostorico.it

Al Museo aeronautico Gianni Caproni, fino all’8 marzo 2026, è invece allestita la mostra La battaglia del Brennero: storie di civili e piloti (1943-1945), che ricorda il periodo in cui il Trentino fu travolto da una lunga serie di bombardamenti da parte alleata.

I CASTELLI SI TRASFORMANO IN GALLERIE D’ARTE
Per gli amanti della pittura, il Castello del Buonconsiglio propone fino al 14 settembre una mostra ricercata su Giacomo Francesco Cipper (Feldkirch, 1664 – Milano, 1736), meglio conosciuto come “Il Todeschini”, tra i protagonisti dell’arte a cavallo tra XVII e XVIII secolo le cui opere sono patrimonio dei maggiori musei europei e delle più importanti collezioni d’arte antica. Con il titolo “Il teatro del quotidiano”, la mostra riunisce opere provenienti da una grande raccolta privata milanese e da diversi musei italiani e stranieri e altri collezionisti. “Non è una monografica pura – sottolineano i curatori - ma propone, accanto ad un vasto corpus di opere del maestro, attivo per lo più a Milano nei primi decenni del Settecento, diverse tele di artisti del contesto, in particolar modo lombardo. www.buonconsiglio.it

Spostandosi in Valsugana, fino al 5 novembre a Castel Pergine si possono ammirare le sculture monumentali di Francesco Panceri, artista cremasco che danno vita ad un progetto realizzato appositamente per l'occasione. Intitolata Spaziotempo, la mostra propone al pubblico un emozionante viaggio nel mondo dell’infinito attraverso il dialogo tra spazio e tempo, tra passato e presente, tra materia e vuoto, utilizzando il linguaggio evocativo delle forme monumentali geometriche astratte in ferro e in pietra trentina. Spaziotempo è un progetto dedicato all’armonia e alla relazione tra gli opposti.

Il tema del Termalismo come fenomeno storico e sociale che conobbe un importante sviluppo in Trentino a cavallo tra Otto e Novecento, è invece al centro della mostra “Antiche Fonti. Tito Chini e la cultura termale in Trentino” che dal 20 giugno al 2 novembre è ospitato a Castel Caldes in Val di Sole. Di particolare interesse il focus sul territorio della Val di Sole, con sezioni tematiche dedicate rispettivamente ai Bagni di Rabbi, alle Fonti di Pejo, e poi alle Terme di Comano e a quelle di Roncegno, e la sezione dedicata ai manifesti pubblicitari dell'epoca. La mostra a Castel Stenico "I volti dei Cillà" ideata e curata da Roberto Pancheri, è dedicata a tre antichi dipinti, finora inediti, legati al territorio, i ritratti della famiglia nobile dei Cillà, originaria del Bleggio, un’occasione unica per conoscere i volti e le vicende di protagonisti poco noti, ma centrali nella storia delle Giudicarie.

In Val di non a Castel Belasi – Centro d’Arte Contemporanea per il Pensiero Ecologico, sono ben quattro le mostre proposte fino al 26 ottobre 2025. A fare da filo conduttore l'attenzione alla biodiversità e alla vulnerabilità del patrimonio naturale.

Come Ghiaccio. A cura di Stefano Cagol, riunisce le opere di quattrodici artisti internazionali e nazionali di diverse generazioni, per far riflettere sul concetto di fragilità e sparizione, tra protezione, conflitto e spiritualità.

Fragile. The Best of Glasstress. A cura di Adriano Berengo, Beatrice Mosca, Sandrine Welte, declina il tema del ghiaccio e della vulnerabilità attraverso il medium del vetro e una selezione di sculture create a Murano dai maggiori artisti contemporanei internazionali.

La biodiversità nell’arte botanica. Una celebrazione della diversità nelle colture vegetali strettamente legate alla specie umana, in occasione di Botanical Art Worldwide 2025. Le 73 opere in mostra, rappresentano la grande varietà di piante alimentari selezionate nel tempo, in contrasto con la scarsa varietà attualmente utilizzata nelle coltivazioni a livello mondiale.

Dall’Antropocene al Biocene.. In mostra le opere, tra sculture, dipinti, video e installazioni, di nove giovani artisti e i contributi testuali di quattro giovani critici e curatori protagonisti lo scorso anno della masterclass under 35 promossa dal MUSE nell’ambito della piattaforma We Are the Flood con ospite Blanca de la Torre. www.castelbelasi.it

 

DI CASTELLO IN CASTELLO
In trenino attraverso le valli del Noce ad ammirare castelli.

C’è un modo slow per conoscere e godersi il territorio delle valli di Non e Sole dove, fra viti e filari di meli svettano castelli carichi di storia e di cultura. Un mondo che, ogni sabato dal 31 maggio al 13 settembre 2025 (esclusi i sabati dal 28 giugno al 19 luglio), può essere assaporato a bordo di un treno, proprio come facevano i viaggiatori di un tempo, alla scoperta dei manieri più suggestivi di queste valli. Si parte da Trento, a bordo di un treno della Ferrovia Trento-Malè con carrozze dedicate - sul quale si potrà gustare la colazione. Dal capoluogo si inizia a risalire le Valli del Noce per visitare Castel San Michele a Ossana, Castel Caldes, Castel Valer e Castel Thun. E tra una visita e l’altra non mancano alcune soste golose.

Intrigo a Castel Coredo di sera
Castel Coredo non è un castello come tutti gli altri: il suo aspetto ricorda più quello di un austero palazzo signorile. L'apparire e scomparire della sua facciata lo rendono un luogo ancora più segreto. Castel Coredo e il vicino Palazzo Nero si può visitare di sera, circondati da un alone di mistero. Le guide vi accompagneranno in un viaggio narrato, percorrendo gli episodi più misteriosi di questi antichi edifici e narrando le storie di chi li ha abitati. E seguendo gli indizi forniti si proverà a risolvere gli enigmi e fare luce su ciò che veramente è avvenuto tra queste mura. Quando: tutti i sabati di giugno, tutti i giovedì di luglio e agosto; tutti i sabati di settembre, del 4 e 11 ottobre e venerdì 31. www.visitvaldinon.it

Visita e picnic sull'erba nei giardini di Castel Nanno
Castel Nanno si riconosce per la sua forma particolare fatta di una serie di elementi quadrati che si susseguono e si sovrappongono: la torretta che si alza al centro, l’imponente mastio, le quattro torri di controllo e le mura merlate tutt’attorno. È un luogo perfetto per rilassarsi e guardarsi in giro, per questo ospita esclusivi picnic a piedi nudi in giardino. Vi aspetta una coperta stesa sul prato all’ombra di un albero ed una cassettina in legno con il pranzo al sacco. Con calma, nel primo pomeriggio si visita il castello accompagnati dalla guida.
Quando: tutte le domeniche dal 15 giugno al  31 agosto, 15 e 16 agosto Costo: € 20,00 | ridotto bambini 4-12 anni € 15,00

 

Le feste nei borghi
Nell’estate trentina non mancano le occasioni per stare insieme, sedersi e mangiare su una panca di legno, tra il chiacchiericcio, la musica e le risate. Sono le feste nei borghi, ispirate ai lavori agricoli, alla storia dei luoghi. Ecco, dunque Ala Città di Velluto (4-6 luglio), il Per Via Circus Festival a Pieve Tesino (10-14 luglio), la Settimana medievale di Ossana (29 luglio - 3 agosto), il Palio dela Brenta a Borgo Valsugana (2-3 agosto), Rustico Medioevo a Canale di Tenno (2-10 agosto), la Festa dei Pastori a San Sebastiano sull’Alpe Cimbra (3 agosto), la Festa del Canederlo a Imer (3-6 settembre).

In giro per borghi, a gustare il profumo della tradizione
I piccoli borghi del Trentino nascono come fiori spontanei: bellissimi e nascosti, tra vallate circondate da boschi, o nel cuore delle montagne. Archi in pietra, poggioli in legno, vecchi fienili e l’aroma inconfondibile della cucina di una volta, che invita ad un delizioso viaggio nel tempo, per vivere le giornate al ritmo della natura, e assaporare il gusto delle piccole cose. Tutti ottimi motivi per programmare un romantico viaggio in 11 tappe, alla scoperta degli 11 “Borghi più belli d’Italia” del Trentino, piccoli paesi da conoscere insieme alle specialità locali.

Per approfondire: www.visittrentino.info/it/esperienze/arte-cultura

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