Pedalare in Trentino: un’estate tra natura, cultura e sport
La rete dei percorsi ciclopedonali viaggia si avvicina a quota 500 km. Tra le esperienze speciali il Giro Vino 50 si snoda tra borghi e cantine della Piana Rotaliana e poi ci sono le Grandi Salite, sulle orme dei campionissimi del pedale e nuove esperienze gravel da provare
Dodici piste ciclabili che collegano il territorio, una rete che si estende dalle Dolomiti al Garda, attraversando ambienti naturali e paesaggi colturali tra i più diversi. Una rete di più di 465 km di percorsi asfaltati e riservati alle bici per scoprire scorci e angoli inediti del territorio e che ha permesso al Trentino di totalizzare il maggior numero di podi - 7 in totale e con 5 vittorie - agli Italian Green Awards, gli “Oscar” del cicloturismo nazionale. Una rete che aggiunge nuove tratte ad ogni stagione, prossimamente in Val di Fassa e in Primiero.
Uniformi per copertura, dotate di specifica cartellonistica e tracce GPS scaricabili sul cellulare, i percorsi ciclopedonali sono nella maggior parte adatti anche alle famiglie. Lungo i tracciati si incontrano 20 bici grill, che offrono ristoro, servizi igienici, mentre nelle principali località turistiche non mancano i noleggi di bici ed e-bike e le strutture ricettive bike friendly.
Il bello di pedalare…ma con poco sforzo
E-bike, bicicletta elettrica o bici a pedalata assistita…diverso il nome, ma un solo risultato: che permette di trasformare una salita impegnativa per la lunghezza o perché troppo ripida in una intrigante sfida sportiva alla portata di molti. Merito del prezioso motore elettrico che fornisce il plus di potenza necessario in determinate circostanze. Un aiuto che consente di raggiungere laghetti alpini o prati di montagna, traguardi altrimenti troppo impegnativi pedalando in compagnia di amici o in famiglia. Trai percorsi consigliati di media difficoltà ecco il Trail di malga Campo in Val di Sole che regala panorami dalle Dolomiti di Brenta alle cime del Gruppo del Cevedale. In Val di Fassa invece, la Val Nicolò si può percorrere per intero fino alla Baita alle cascate percorrendo la “Strada dei Rusci”, una strada militare austroungarica costruita dai prigionieri russi trasferiti sul fronte delle Dolomiti durante la Grande Guerra. Si rievoca la storia anche percorrendo il Tour dei Forti in Alpe Cimbra, pedalando tra le fortezze austroungariche erette a difesa degli altipiani meridionali. Il Tour fra castelli e meleti si percorre in val di Non, ammirando Castel Cles, Castel Nanno e Castel Valer. Il Giro dei laghi è in Valsugana; aggira prima il Lago di Levico e, una volta raggiunta Pergine, si dirige verso il Lago di Caldonazzo percorrendo la ciclabile lungo la sponda occidentale. Da un altro lago, infine, quello di Molveno ai piedi delle Dolomiti di Brenta, si raggiunge la piccola oasi di Nembia, un itinerario davvero alla portata di tutti.
Pedalando tra cantine e borghi del vino
A nord di Trento, nella Piana Rotaliana, sul fondovalle e sulle colline orientali si producono da secoli vini dalla forte personalità a cominciare dal Teroldego Rotaliano DOC, ma anche Nosiola e Müller Thurgau. Questo territorio è al centro di una originale proposta di cicloturismo grazie ad un itinerario in bici che ne tocca i luoghi più suggestivi, attraversa vigneti, fiumi, risale colline panoramiche, raggiungendo borghi, cantine, masi storici e agriturismi, dove scoprire i sapori dell’enogastronomia trentina. Il Giro del Vino 50 si immerge per circa 50 km nella Piana Rotaliana e abbraccia tutti i 6 borghi del territorio, con sconfinamenti a nord verso l’Alto Adige e a est verso la Valle di Cembra. Si compone di due anelli: quello nord, pianeggiante, e quello sud attraverso la fascia collinare, con salite e più dislivelli, ma più panoramico. Tappe segnate dalle oltre 50 cantine lungo il percorso. Dalle piccole aziende familiari alle cantine sociali, è possibile prenotare visite guidate e degustazioni.
Hike & Bike Pinè
L’Altopiano di Piné è percorso da una ricca rete di vie sterrate, strade forestali e sentieri, circa 200 km di itinerari che attraversano boschi e luoghi naturali suggestivi, ma anche salite e discese sorprendenti che permettono di mettersi alla prova, sfidare le proprie capacità e divertirsi con un pizzico di adrenalina. Hike & Bike Pinè è il nome del progetto che ha mappato questi itinerari, di varia lunghezza e difficoltà su tutto l’Altopiano, toccando anche punti panoramici e luoghi di interesse culturale e naturalistico. Il Dosso di Costalta, ad esempio, 1955 m, è un balcone sull’Altopiano e le cime del Trentino, da raggiungere a piedi o in bici, lungo strade forestali e sentiero nel tratto finale partendo dalla località Fovi sopra Miola di Pinè. Per scegliere l’itinerario più adatto al proprio livello c’è anche l’app Moviebike - scaricabile gratuitamente - con l’elenco degli itinerari e le informazioni essenziali sui percorsi.
In Valsugana sui percorsi di Tesino Lagorai Bike
Sede di tappa del Giro Women 2025 il Tesino è il luogo ideale per gli amanti della mountain bike: strade forestali, sentieri nel bosco, salite più o meno impegnative, dolci pendii nel verde ed entusiasmanti discese di diverso livello di difficoltà. In particolare gli appassionati possono percorrere i 10 itinerari di Tesino Lagorai Bike, un viaggio su due ruote alla scoperta della natura selvaggia di questa porzione di Trentino. Una rete di 170 km, dai 600 metri ai 2.070 metri di quota, tour ad anello per ogni livello di allenamento su percorsi completamente tabellati e con tracciati gpx disponibili (oltre ad una mappa in scala 1:20.000 in vendita presso gli uffici APT). Alcune strutture ricettive noleggiano direttamente mtb ed e-bike ed è anche possibile prenotare escursioni guidate con accompagnatore.
Scalatori, tocca a voi!
Il Passo S. Barbara e la Mori - San Valentino, protagonisti delle tappe finali del Giro 2025, sono due delle 23 Salite da Mito in Trentino, percorsi epici del ciclismo o legati a figure leggendarie di questo sport e ricorrenti nelle edizioni della corsa rosa. Agli appassionati regalano avventure in bici che crescono per intensità ed emozioni ad ogni tornante, man mano che la meta si avvicina, e l’orizzonte si allarga sui paesaggi montani più belli a cominciare da quelli dolomitici.
La Valsugana, da questo punto di vista, offre alcune spettacolari ascese, al centro delle ultime edizioni della gara rosa: la salita del Menador, dalla Valsugana agli Altipiani Cimbri, con un percorso spettacolare che serpeggia tra gallerie di guerra, tornanti panoramici affacciati sui laghi di Caldonazzo e Levico, strappi che infiammano i polpacci. Da Levico terme c’è la salita fino a Vetriolo terme ai piedi di Cima Panarotta e ancora Passo Manghen, dove ogni tornante spalanca davanti agli occhi la bellezza selvaggia del Lagorai.
Una gravel experience per tutti
Nel Garda Trentino, Km0 UNESCO Comano Gravel Experience è un tour che incarna i valori delle due ruote: sostenibilità, semplicità e contatto con natura e territorio. Questo percorso porta alla scoperta dei sapori della zona di Comano, ma sempre in sella alla propria bici. La partenza in salita può essere faticosa, ma viene ripagata dalla bellezza del paesaggio da Stenico e frazioni; quindi, si scende attraversando la forra del Limarò, raggiungendo la zona del Lomaso, regno della patata di montagna. Si prosegue lungo la verde Val Lomasona, che unisce a borghi contadini tra i più belli d’Italia un piccolo tesoro culinario: il salame alle noci del Bleggio, presidio Slow Food.
In Val di Sole, una delle 18 UCI Bike Region, la parola chiave è alpine gravel. Il territorio è riconosciuto quale prima Gravel Destination italiana grazie ai 6 itinerari dedicati alle bici con telaio rinforzato e coperture da 38 mm. Discipline bike che in Val di Sole diventano sempre più inclusive grazie ad un progetto dedicato che ha individuato 6-7 percorsi su sentieri e strade forestali accessibili a tandem e hand bike e anche corsi per le Guide MTB di accompagnamento di persone disabili.
Il percorso gravel “bassa valle” è ottimale per testare la qualità del prodotto gravel della Val di Sole grazie alla presenza di tratti di pedalata sulla comoda pista ciclopedonale a fianco al Fiume Noce. È un piacevole itinerario di 49 chilometri con 1000 m di dislivello tra piccoli borghi come Ossana con il Castello San Michele, fitti boschi e soleggiati meleti, in cui non mancheranno splendidi punti panoramici sulla bassa Val di Sole.
In Alpe Cimbra si percorre il Toraro Ring, bellissimo itinerario ad anello, molto panoramico, che gira attorno al monte Toraro. Raggiunge sella Valbona e rientra al Laghetto di Passo Coe, con vedute sulle valli veneto-vicentine da incorniciare e un alternarsi di orizzonti e di panorami e scorci tra Trentino e Veneto, che ci fa sentire in un luogo insolito e speciale, dove camosci, caprioli, aquile e falchi possono essere insoliti quanto inattesi compagni di viaggio.
In Val Vanoi, tra Primiero e Gruppo di Cima d’Asta, si percorre nell’alta valle il Giro delle malghe. Si parte da Caoria direzione rifugio Refavaie e poi si seguono le indicazioni per malga Fossernica. Una lunga strada sterrata a volte pedalabile ed in alcuni tratti più impegnativa ci porta in quota. Da malga Coldosè si sale a malga Fossernica di Dentro e successivamente a malga Fossernica di Fuori. La successiva discesa tocca la Sella Spiz di Fossernica e infine Comedon di sotto dove una strada sterrata rientra a Caoria.